(U17F/L) AS Vicenza 36-37 Calorflex Oderzo

Seconda partita del girone di ritorno del campionato Under 17 femminile, la Calorflex Oderzo affronterà l’AS Vicenza in trasferta. L’andata era finita 38a55 in favore delle Vicentine in una partita decisa durante il terzo quarto in cui con 10 palle perse, 0su6 da fuori e 1su7 da due punti avevamo detto addio alla partita (Qui per l’articolo completo -> https://www.oderzobasket.com/?p=11383 ).

La partita dello scorso venerdì è ancora fresca nella memoria delle nostre ragazze, dei coaches e perfino del pubblico. Venerdì, infatti, ad assistere alla partita sugli spalti, fra le fila opitergine c’era un tifoso d’eccezione, che nei giorni successivi mi ha contattato per far recapitare un messaggio alle ragazze, a dimostrazione di quanto abbia significato questa partita nel cuore e nelle menti di tutti noi:

“Care ragazze, non è facile coinvolgere nelle emozioni le persone… ma voi ci siete riuscite! Venerdì scorso è stata certamente una serata difficile, ma, nonostante il risultato, la vostra forza è stata proprio quella di saperci coinvolgere nella vostra lotta e, personalmente, mi sono sentito davvero molto preso. Preso dalla vostra crescita, dalla voglia di giocare nonostante tutto, dal vostro essere squadra! Alcune di voi le conosco un po’ di più, altre un po’ meno, però a tutte voi voglio dire grazie per la forza che dimostrate essendo davvero unite come gruppo e voglio ricordarvi il mio sostegno. E, se permettete, vorrei che questo sostegno e la mia presenza, quando riesco ad esserci, ricordasse a voi anche della compagnia di qualcuno più in su, che, ci crediate o no, è sempre con voi, soprattutto nei momenti più difficili. Prendete questo come una preghiera che io faccio per voi! Grazie ancora: a voi, e a chi vi segue! Per quanto mi sarà possibile, ci sarò a vedervi. E quando non potrò, comunque il mio sostegno non mancherà! Forza ragazze! Forza OB!

Don Giovanni”

Sin dal primo minuto Vicenza rompe gli indugi presentandosi con una difesa a zona pari per cercare di metterci in difficoltà, ma le nostre ragazze si erano preparate su questo e hanno trovato subito un break con una serie di azioni offensive ben orchestrate nelle quali hanno alternato tiri dalla distanza a penetrazioni, trovando sempre il timing e gli spazi giusti. In difesa, qualche ingenuità sugli uno contro uno, permettono alle Vicentine di rientrare in partita, fino al -4. Alla fine dei primi 10 minuti il punteggio è di 9-13 per noi.

Nel secondo quarto Vicenza passa ad una difesa 3-2 e le nostre ragazze incontrano i primi problemi dovuti alla difficoltà di attaccare gli spazi senza giocatrici di peso, rallentando quindi quello che era il percorso offensivo del primo quarto. Fortunatamente in difesa riusciamo a contenere le padrone di casa che, seppur vincendo il quarto 10a5 si sono portate in vantaggio nel punteggio complessivo, il +1 finale non le fa andare tranquille negli spogliatoi. Il secondo quarto di gioco finisce 20-19 per le Vicentine.

Il terzo quarto inizia con una fase, durata circa 3 minuti, in cui le due squadre si sono studiate senza trovare mai la via del canestro: le nostre difese forti, costruite con efficienti cambi, un ottimo lavoro sul lato debole e un altrettanto ottimo lavoro sotto canestro per recuperare i rimbalzi, sopperiscono allo scarso momento realizzativo. Vicenza trova il break decisivo al termine del quarto quando, grazie a due pick & roll ben eseguiti ed un tiro da 3 sulla sirena, riesce a chiudere il quarto sul 31-23.

Ora, analizziamo la situazione:
Torniamo in campo dopo aver subito un parziale di 7a0 in una partita che, fino a quel momento ci aveva visto giocare alla pari. La testa è ancora alla partita di Venerdì, quando due distrazioni di troppo sono costate l’ennesima sconfitta in campionato. Campionato caratterizzato, fino ad ora, da sconfitte (escluse quelle con Reyer Venezia e Lupe di San Martino) arrivate a seguito di parziali subiti in momenti di blackout. Esattamente come nella partita di andata. Praticamente, se dovessimo basarci sui precedenti, questa partita significherebbe la nona sconfitta su altrettante uscite stagionali, senza neanche starci troppo a pensare.

Rientriamo dunque in campo per gli ultimi 10 minuti di gioco e le Vicentine piazzano subito il canestro del +10. Capitan Marcon, miglior realizzatrice della squadra fino a questo momento, commette il suo quarto fallo e si siede in panca. Le gambe delle nostre ragazze iniziano a tremare, gli occhi ad essere lucidi e la paura torna a fare da padrona. “Forse davvero questo campionato è impossibile da giocare per noi…”. Si giocano diversi minuti senza riuscire a smuovere la retina, l’ottima difesa riesce a fermare gli attacchi vicentini, si, ma se il pallone non entra i 10 punti di svantaggio, restano sempre 10 punti, se poi il cronometro continua a girare, i 10 punti, pur restando tali, diventano sempre più un ostacolo insormontabile. Verso il trentaseiesimo minuto di gioco complessivo è Cella a trovare la via del canestro dal centro del pitturato, i sogni di gloria e di una rimonta da scrivere nella storia dell’Oderzo Basket Femminile finiscono pochi secondi dopo quando, dall’altra parte del campo, Vicenza risponde immediatamente riportando i punti di distacco a 10. Coach Dalla Villa chiama le ragazze in panca, riorganizza i giochi e le rimanda in campo. Nei due minuti di gioco successivi si vede poco basket e tanto nervosismo, come se le nostre ragazze si fossero arrese all’idea dell’ennesima sconfitta, il punteggio è ancora fermo sul 35a25, con quei 10 enormi, immensi punti a separare le due squadre. Coach Dalla Villa tenta il tutto per tutto, chiama nuovamente TimeOut, professa calma, dà degli accorgimenti in fase offensiva e chiede di mantenere l’intensità in fase difensiva, rimette dentro Capitan Marcon e quando rimanda le sue giocatrici in campo, chiede di vederle giocare quantomeno serene.
Nell’azione successiva al timeout, pur avendo un atteggiamento meno nervoso, il copione non cambia: le nostre ragazze costruiscono un ottima azione, ma il pallone continua a non entrare. Ormai mancano meno di due minuti alla fine della partita, il tabellone dice ancora -10 e io pensavo già a cosa scrivere in questo articolo per cercare di motivare le nostre ragazze per il proseguo del campionato. Dall’altro lato del campo ennesima grande difesa, ennesima palla recuperata, in più di 8 minuti di gioco, in questo ultimo quarto, si sono segnati solo 6 punti complessivi fra le due squadre. A UN MINUTO E QUARANTA SECONDI DALLA FINE IL TABELLONE DICE 35 A 45 PER LE PADRONE DI CASA.

Avevo chiuso lo scorso articolo con un invito ben chiaro:
“Mercoledì si tornerà a giocare, affronteremo Vicenza in casa loro. È il momento di abbandonare le paure, lasciamole a casa e continuiamo a lottare come abbiamo dimostrato di saper fare.
A volte basta crederci, fino alla fine peró!

e forse le nostre ragazze hanno fatto loro queste parole più di quanto mi aspettassi!

“Tanto tuonò che piovve!”

In questi 100 secondi che ci separano dall’ennesima sconfitta del campionato, però, la voglia di non perdere si è fatta più forte di qualsiasi altra cosa all’interno del campo. Marcon, alla fine di un ottima azione corale, piazza una tripla in faccia alla propria avversaria. Pur galvanizzando l’ambiente per la bella giocata, il tempo residuo sembra essere troppo poco per provare ad impensierire le avversarie, ma ecco che l’ennesima difesa esemplare fa recuperare l’ennesimo pallone della partita e nel ribaltamento di fronte, Vittoria Dalla Torre, che fino a questo momento aveva tirato in campionato con un 1su19 dal campo e realizzato complessivamente 6 punti in 8 partite, decide di ricordarsi di essere una tiratrice e, dalla sua mattonella, decide di prendersi la responsabilità del tiro, ancora da fuori area e ancora 3 punti, tutto questo significa -4. I padroni di casa corrono ai ripari con un timeout, ma tornati in campo le cose non cambiano: due super difese delle opitergine, intervallate da un’azione offensiva senza trovare la via del canestro, lasciano il punteggio sul -4 con meno di un minuto da giocare. Capitan Marcon dimostra a tutti perché è il capitano di questa squadra e a 22 secondi dalla fine piazza la tripla del -1. Dalla Torre ascolta le urla dei Coaches dalla panchina e si fa trovare subito pronta facendo fallo sistematico sulla giocatrice vicentina fermando il tempo a 18.9 secondi dalla sirena del 40esimo minuto. Vicenza fa 1su2 dal tiro libero, portandosi sul +2. Coach Dalla Villa chiama l’ultimo timeout a sua disposizione e, esclamando “si va per vincere”, disegna lo schema per la rimessa. Parte l’azione, le nostre gambe tremano, il pallone pesa, le vicentine sono reattive e chiudono bene gli spazi, Manzato tenta di ribaltare la palla sul lato di Dalla Torre, ma la lunga vicentina sporca la traiettoria e manda la palla fuori, sul lato opposto a dove si era battuto la precedente rimessa laterale. Niente da fare, bisogna ricominciare tutto da capo. Questa volta, però, mancano solo 7 secondi alla fine e a ricordarlo alle nostre giocatrici sono sia le loro compagne in panca che i loro genitori dagli spalti, i coaches invece professano calma e chiedono di rieseguire lo schema disegnato poco prima. La vittoria è di nuovo lì, ad un passo da noi, come nella scorsa partita, le nostre ragazze lo sanno e la tensione è alta. Dalla Torre batte la rimessa in favore di De Lion che prova la penetrazione, ma a causa di un controllo difficoltoso è costretta a scaricare fuori, proprio a Dalla Torre, proprio dalla sua mattonella. Nel frattempo Manzato al centro del pitturato, con un deserto attorno a se, sbraccia per un passaggio, ma Dalla Torre sa di potercela fare! Si fa trovare con le mani pronte, sistema il piede sinistro e spara il pallone con una parabola perfetta che termina la sua corsa alla fine della retina e porta il punteggio sul 36a37 per le opitergine (SI, AVETE LETTO BENE!). Dalla panchina parte una corsa liberatoria per abbracciare le giocatrici in campo, i coaches provano a fatica a ricacciarle fuori, il cronometro segna 0.1 secondi alla fine della partita e prendere un fallo tecnico a questo punto della partita sarebbe davvero stupido. Nel frattempo Manzato e Pietrogiacomi riescono a rimanere concentrate sulla partita e sul tempo residuo, richiamano le loro compagne in gioco e tornano a mettere pressione tutte insieme. Per le vicentine non rimane altro che battere la rimessa e aspettare la sirena. La partita finisce 36-37 per Oderzo!

È il momento di correre in campo, è il momento di abbracciarsi, è il momento di piangere. Abbiamo vinto!

Una vittoria che ben oltre il punto di differenza fra le due squadre sul tabellone. Una vittoria che vale molto di più dei due punti in classifica. Questa è la vittoria di tutti: la vittoria dei genitori che sacrificano il loro tempo per prendere freddo sui gradoni in cemento in giro per il Veneto; la vittoria dell’Oderzo Basket che ha creduto in questo progetto; la vittoria dei coaches che si sono messi in discussione demolendo ciò che credevano di sapere sul basket, per tornare a costruire qualcosa da zero con la squadra; la vittoria delle nostre ragazze che nonostante le sconfitte non hanno mai cambiato atteggiamento; la vittoria delle seconde linee che quando sono state chiamate in causa hanno risposto “presente”; la vittoria delle titolari che quando hanno capito di essere in una giornata “no”, si sono messe da parte supportando chi era in campo. Oggi abbiamo vinto tutti e dobbiamo godercelo.

Ci tengo a precisare che, per me, oltre ad essere la prima vittoria in questo campionato, questa è stata la mia prima vittoria come allenatore di una squadra.

Certo, al rientro dalle vacanze natalizie ci sarà la corazzata Reyer Venezia a farci tornare con i piedi per terra, ma questa vittoria è solo il culmine (per ora) di un percorso di crescita iniziato due mesi fa, che non abbiamo intenzione di fermare, anzi! Questa vittoria vuole essere solo la base su cui costruire il proseguo del campionato che, pur rimanendo molto difficile, d’ora in poi, affronteremo partita per partita, con la consapevolezza di saper e poter vincere o comunque vender dura la pelle fino al quarantesimo minuto, contro ogni avversario.

Durante la notte (insonne), dei messaggi, illuminano il mio cellulare, sblocco lo schermo e leggo:
“NON CI CREDO!”, “Ho le lacrime, sul serio”. A scrivere è, come lo hanno descritto sul gruppo della squadra, “Il nostro tifoso preferito”: Don Giovanni!
Lo stesso Don, mi chiede di recapitare un nuovo messaggio alle ragazze:
“Care ragazze, ieri sera, mentre stavo cenando col vescovo, vedo arrivare sul telefono un video da una vostra mamma… cosa sarà successo alla partita? E appena ho potuto ho guardato… impossibile, non ci credevo! Credetemi se vi dico che avevo le lacrime di gioia… non oso immaginare voi! Che poi, una gioia così, inaspettata, è ancora più bella! Ce l’avete fatta a concludere il 2023 con una vittoria, e credo non ci sia regalo di Natale più bello… anche perché è un regalo che vi siete costruito voi, fatica dopo fatica e che avete tanto voluto! Godetevi questa gioia, che sia davvero la conferma che siete capaci di grandi cose! Vi auguro un buon Natale e, se per caso venite a qualche Messa di Natale che faccio io, venite a farmi gli auguri, ci tengo! A presto, un abbraccio a tutte! Forza ragazze! Forza OB!

Don Giovanni”

Al quale il nostro capitano, Arianna Marcon, ha risposto a nome di tutta la squadra:
“Ciao Don, dopo l’ultima partita di campionato a cui tu stesso hai assistito, il morale della squadra era ai minimi storici e sentire il supporto di una persona esterna, diversa dalla squadra o dai genitori, è stato fondamentale. Trovare qualcuno che ha creduto in noi in un momento in cui eravamo noi stesse eravamo le ultime a crederci, ci ha fatto trovare la forza per affrontare questa partita. Ora abbiamo ritrovato la speranza e la volontà di dimostrare di essere all’altezza in ogni partita che giocheremo da qui al termine del campionato e questo anche grazie al tuo messaggio di incoraggiamento. Noi ci impegneremo dando sempre il massimo in campo e ci aspettiamo di trovare ‘il nostro tifoso preferito’ sugli spalti a tifare per noi.

Le Amazzoni dell’Oderzo Basket!”

Termino questo lungo, immenso articolo con una riflessione personale:

Mi sono preso 24 ore di tempo prima di buttare giù il racconto di questa partita perchè volevo avere la mente lucida ma, dal momento in cui sono uscito dallo spogliatoio delle ragazze fino ad ora, un solo pensiero è girato nella mia testa e seppur con la partita in sè centra poco, voglio rendervi partecipi di quanto successo, per farvi capire ancora di più cosa sono queste ragazze:
Alla fine della partita, dopo aver festeggiato con le ragazze la “storica” vittoria e la stoica rimonta, dopo aver commentato i lati positivi e negativi della partita appena finita, Coach Dalla Villa ha detto alle ragazze che era intenzionato a lasciarle il giorno successivo di riposo, chiedendo inoltre se volessero fare l’allenamento di venerdì o se preferivano prendersi una pausa e tornare in campo dopo Natale. Le nostre ragazze hanno chiesto, non solo di potersi allenare Venerdì, ma di poter saltare il giorno di riposo “donato”, per tornare in palestra già il giorno dopo per continuare a lavorare sul loro percorso di crescita.
Trovo tutto questo davvero pazzesco se penso che la più “vecchia” di queste ragazze ha solo 16 e che le più piccole hanno compiuto 14 anni da pochi giorni.

Quando ho iniziato questo percorso da allenatore non avevo la minima idea di cosa mi sarebbe aspettato. Non avevo idea che nei tre mesi che sono passati da quando ho preso la tessera ad oggi, le ragazze di questa squadra avrebbero insegnato a me, molto più di quanto io sia riuscito a dare a loro. Grazie ragazze! Grazie Oderzo Basket.

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